MOSTRE IN ARCHIVIO
Transizioni plurali. Opere della collezione permanente
Umberto Mastroianni, Emanuele Floridia, Giancarla Frare, Federico Gismondi, Adolfo Loreti, Vittorio Miele, Fernando Rea, Italo Scelza, Elena Sevi, Alberto Sughi
Fondazione Umberto Mastroianni
Sala Lettura
Castello di Ladislao / piazza Caduti dell’Aria / Arpino (FR)
10 agosto – 3 novembre 2024
Leonardo D’Amico, nasce nel 1967 a Cosenza. Vive e lavora a Roma. Dopo gli studi classici, la sua formazione artistica trova le fondamenta nello studio approfondito dei maestri dell’800 italiano e sugli impressionisti in particolare. Formazione che gli consente di virare il proprio estro e talento verso soluzioni formali di rara poetica. Fa tesoro dei temi della storia dell’arte fin qui evoluitisi, oltre che nell'applicazione delle possibili comparazioni formali, nella sperimentazione metodica per l’acquisizione di conoscenze in materia di pittura, approdando a un personale linguaggio stilistico. Negli anni ‘90 si trasferisce a Roma, dove frequenta Scuole di Disegno pubbliche e private, confrontandosi con il panorama dell’arte romano e nazionale.
La prima personale risale al 1998, nella sede dell’Università Degli Studi della Calabria a Cosenza. Successive mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, segnano il progredire dell’artista. Ricordiamo: “Landscape” Kiwitsmoor, Amburgo 1999, “Landscape”, Harrow Arts Centre, Londra 2000, “Leonardo D’Amico”, Galleria Camaver kunsthaus, Lecco 2004 . Nel 2009, per l’Istituzione Biblioteche di Roma realizza, il progetto site/specific “I Luoghi della Pittura”. Nello stesso anno riceve il Primo premio nell’ambito del Concorso Internazionale di Pittura “Il fuoco Sacro dell’Arte” edizione 2009, Cosenza, Università degli Studi della Calabria. Sempre nel 2009 è invitato, alla V Biennale Internazionale D’Arte Contemporanea “Magna Grecia”, San Demetrio Corone, Cosenza e alla collettiva AB OVO Studio Abate a Roma. Fondamentale, la personale “Dekompozim” al Museo Nazionale di Tirana, Ottobre 2010, Direttore Kasem Bicoku. Seguono nel 2011 gli inviti alla VI Biennale Internazionale D’Arte Contemporanea Magna Grecia: “Luoghi e Realtà di ricerca tra Identità e Mutamento”, a cura di Teodolinda Coltellaro e nell’Ottobre del 2013 “Dialoghi Contemporanei”, Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, a cura di Anna Lucia Casolaro.
Dal 2015 al 2018, altre importanti personali, “È Senza”, Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro, Roma. “The Unknown Limit”, in collaborazione con il MAON, ospitata in tre sedi: Castello Ducale di Corigliano Calabro (CS), Castello di Carlo V e Mack/Museo Arte Contemporanea di Crotone, a cura di Tonino Sicoli e Rosanna Rago. Nel 2018, “Repetita” a Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi, a cura di Maurizio Coccia e Rosanna Rago e “The Red Circle”, Ottobre 2018, nella sede di Azimut Capital Management a Roma, a cura di Rosanna Rago.
Fondazione Umberto Mastroianni
Castello di Ladislao / piazza Caduti dell’Aria / Arpino (FR)
16 novembre 2019 - 16 febbraio 2019
inaugurazione sabato 16 novembre ore 18.00
Gino Sabatini Odoardi vive e lavora a Pescara, dove è nato nel 1968. Si è diplomato al Liceo Artistico di Pescara e successivamente in Pittura all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila discutendo una tesi in Estetica sulla fenomenologia del “Silenzio” con Massimo Carboni. Nel 2011 è stato invitato alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Padiglione Italia (Arsenale). Artista poliedrico, ma con solidi riferimenti all’arte concettuale, ha al suo attivo un nutrito curriculum di mostre importanti, personali e collettive, in Italia e all’estero.
Determinanti nella sua formazione gli incontri con Fabio Mauri (performer nel 1997 in “Che cosa è il fascismo” alla Kunsthalle di Klagenfurt e successivamente suo assistente) e Jannis Kounellis (Seminario - Laboratorio nel 1998 all’Aquila curato da Sergio Risaliti). Nel 2006 nello spazio di Viafarini a Milano, ha partecipato al workshop con Antoni Muntadas curato da Gabi Scardi. Tra i vari premi: nel 1999 ha ricevuto da Alfred Pacquement (Centre George Pompidou) “Le prix des Jeunes Createurs” all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Nel 2010 la Logos edizioni ha pubblicato un volume a lui dedicato, a cura di Francesco Poli e Massimo Carboni. “Termoformatura in polistirene” è la definizione tecnica del procedimento sfruttato dall’artista per realizzare gran parte dei suoi lavori, l’appropriazione di tale processo materico lo rende artista unico nel panorama italiano e internazionale. Dal 2013 è rappresentato dalla galleria Gowen Contemporary di Ginevra. Attualmente è docente di Plastica Ornamentale presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Fondazione Umberto Mastroianni
Castello di Ladislao / piazza Caduti dell’Aria / Arpino (FR)
13 luglio - 8 settembre 2019
inaugurazione sabato 13 luglio ore 18.00
Palazzo Boncompagni / piazza Municipio / Arpino (FR)
5 agosto – 25 agosto 2019
Inaugurazione sabato 4 agosto ore 18.00
Prorogata fino al 30 agosto 2019
Paolo Garau nasce nel 1975 a Roma dove vive e lavora. Nel 1998 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma sezione scultura e nel 1999 frequenta il Corso TAM di scultura di Pietrarubbia (PU), presieduto da Arnaldo Pomodoro. Nel 2001 partecipa al Progetto Leonardo a Berlino. Si dedica principalmente alla scultura: la sua ricerca artistica è incentrata sulla sperimentazione di nuove composizioni formali, spesso partendo da elementi anatomici di persone con le quali entra in relazione, al fine di produrre calchi delle parti interessate. Dal 2003 è docente di scultura e arte nelle scuole superiori. Si occupa anche di progettazione e realizzazione di elementi scenici e decorativi. Utilizza diversi materiali: ceramica, metalli, resine sintetiche, legno e tessuti. Nel 2008 partecipa alla residenza d’artista presso il Castello di Rivoli con il progetto “Real presence” e nel 2015 partecipa alla residenza Bocs Art di Cosenza, a cura di Alberto Dambruoso.
Fondazione Umberto Mastroianni
Castello di Ladislao / piazza Caduti dell’Aria / Arpino (FR)
4 maggio – 30 giugno 2019
Inaugurazione sabato 4 maggio ore 18.00
Giovanna Giachetti è nata a La Chaux De Fonds (CH) nel 1964; dopo il diploma in scultura all’Accademia Albertina di Torino ha vissuto lungamente in Nigeria e più tardi in Piemonte, regione di cui la sua famiglia paterna è originaria; ultimamente si è trasferita a Milano. Partita da una dimensione tradizionale della scultura, ha utilizzato molto la terracotta dipinta e diversi materiali poveri e di recupero, con una sensibilità maturata durante la lunga permanenza in Africa. Da lì è nato anche il piacere della lamiera battuta, attraverso una faticosa pratica artigianale, e l’utilizzo di elementi metallici riciclati che, sottraendosi alla consistenza tradizionale e plastica della scultura, invadono con leggerezza lo spazio dando luogo a vere e proprie installazioni. Da ultimo arriva il lavoro tessile, aereo, sospeso, eco-compatibile, che fiorisce però anch’esso su un materiale poverissimo e “brutto”; perché l’esigenza dell’artista è appunto quella di allargare lo sguardo verso dimensioni impreviste e recuperarle all’arte, restituendo loro una possibilità di essere viste, quindi di esistere di nuovo. Per questo il suo lavoro è sempre inclusivo e animato da un interesse non solo estetico ma aperto a tutte le valenze dell’esperienza creativa.
Fondazione Umberto Mastroianni
Castello di Ladislao / piazza Caduti dell’Aria / Arpino (FR)
25 maggio – 7 luglio 2019
Inaugurazione sabato 25 maggio ore 18.00